Un Onegin nell’Onegin: La scena della lettera di Aleksandr S. Puškin nell’opera di Pëtr I. Čajkovskij
DOI :
https://doi.org/10.13136/2465-2393/1284Résumé
Riassunto: Tra gli operisti russi è comune la pratica di attingere i soggetti dalla produzione del poeta Aleksandr Puškin, spesso con la dichiarata intenzione di ricreare in ambito musicale l’eredità paradigmatica che questi lasciò ai posteri in campo letterario. Pëtr Il’ič Čajkovskij individuò nel poema in versi Evgenij Onegin un motivo consono alla propria sensibilità. Questo articolo si focalizza su un episodio in particolare dell’opera – la scena della ‘lettera di Tat’jana’ a Onegin, – con l’obiettivo di considerare, all’interno di uno spettacolo che è di per sé il frutto di un processo di ri-scrittura, la rappresentazione della scrittura di un ‘testo nel testo’ quale è quello della lettera nell’originale puškiniano.
Abstract: In the history of Russian opera, a great number of composers on many occasions drew on the production of Aleksandr Pushkin to find subjects for their stage works with the intention to recreate the poet’s founding legacy in the field of music. Pyotr Il’ich Chaykovsky found that the narrative poem Evgeny Onegin suited his own sensibility, and in 1878 had his work staged for the first time at the Moscow Conservatoire. In this article I focus on the analysis of the renowned ‘letter scene’, – in which the protagonist Tat’yana expresses her love to Onegin – paying particular attention to the use of music style to collocate the action in due context.
Parole chiave: Evgenij Onegin, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Aleksandr Puškin, traduzione intersemiotica
Key words: Evgeny Onegin, Pyotr Il’ich Chaykovsky, Aleksandr Pushkin, Intersemiotic Translation
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