Scrivere la danza. La notazione coreica nella prima metà dell’Ottocento
DOI :
https://doi.org/10.13136/2465-2393/1282Résumé
Riassunto: L’articolo si occupa delle diverse forme di notazione coreica inventate nei primi cinquant’anni circa del XIX secolo. Se nel Settecento si riscontrava prevalentemente una visione dall’alto, che insisteva sugli spostamenti ‘geometrici’ d’insieme nello spazio, nel secolo successivo predomina uno sguardo frontale che pone l’accento sul modo in cui il corpo dei danzatori si muove e si articola. In certi casi, inoltre, si fa attenzione alla relazione della danza con gli altri coefficienti scenici. Le scelte trascrittive, in ogni caso, disvelano una concezione estetica, sia pure probabilmente all’insaputa degli stessi notatori e, su questo in particolare, si sofferma l’Autrice.
Abstract: This paper deals with the different forms of dance notation invented approximately in the first half of the nineteenth century. If the eighteenth century was mainly characterised by a vision ‘from above’, which insisted on the overall ‘geometric’ displacements in space, in the following century a frontal view predominates, which emphasizes the way in which the dancers’ bodies move and articulate. Moreover, in some cases the attention is focused on the relationship between dance and the other scenic components. The transcription choices, in any case, disclose an aesthetic conception, albeit probably without the awareness of the notators, and the Author will dwell on this peculiar aspect.
Parole chiave: notazione della danza ; scrittura della danza; scrittura romantica; coreografia.
Key words: Dance Notation; Dance Writing; Romantic Writing; Choreography.
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