Racconti notturni a cornice nelle ‘serate’ o ‘veglie’ russe. Il Sosia (1828) di Antonij Pogorel’skij
DOI:
https://doi.org/10.13136/2465-2393/110Keywords:
evenings, frame narrative, Romantic cycles, Antony Pogorelsky, narrazione a cornice, veglie, cicli romantici, Antonij Pogorel’skijAbstract
ABSTRACT: Romantic poetry is established in Russia within the cultural environment during the years 1820-40. During this period, one particular type of frame narrative - Vechera (evenings) - also gained popularity. Vechera, a cliché in prose, is of ancient origin and it has its source in a tradition that was strengthened in the Russian literary culture during the 17th century. In this essay, I trace the stages in which this narrative type was established within the Russian literary culture between the 18th century and the beginning of the 19th century. I also focus on The Double, or My Evenings in Little Russia (1828) by A. Pogorelsky, which exemplifies the transformation experienced by narration organised in ‘evenings’ within the evolutionary itineraries characterising the Romantic cyclisation.
RIASSUNTO: Nell’ambito della temperie culturale che tra gli anni Venti e Trenta dell’Ottocento vede l’affermazione in Russia della poetica romantica, riscuote ampio successo di pubblico un tipo di narrazione a cornice contrassegnata dal titolo Večera (‘serate’, ‘veglie’), un cliché prosastico di antica ascendenza che affonda le proprie radici in una tradizione consolidatasi in terra russa nel secolo precedente. Nel saggio si ripercorrono le tappe secondo le quali questa tipologia narrativa si è affermata nella cultura letteraria russa tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo, per mettere successivamente a fuoco il caso del Sosia ovvero Le mie serate nella Piccola Russia (1828) di A. Pogorel’skij, un emblematico esempio della trasformazione subita dalla narrazione organizzata in ‘serate’ all’interno degli itinerari evolutivi che caratterizzano la ciclizzazione romantica.