La diplomazia a casa: le famiglie ospitanti il Congresso di Verona e la politica degli Stati italiani
DOI:
https://doi.org/10.13136/2465-2393/1630Abstract
Riassunto: Il Congresso delle potenze europee dell’autunno 1822 rese Verona, per due mesi, la momentanea capitale del continente. La grande diplomazia internazionale abitava nei palazzi e nelle case delle famiglie della città. Il ruolo che i veronesi possano aver giocato negli avvenimenti è di complessa ricostruzione. Ma, in alcuni casi, come in quello dei Miniscalchi, dei Giusti del Giardino e dei Canossa, è possibile intravedere una scelta accorta delle loro abitazioni da parte della Congregazione municipale in ordine a una loro discreta partecipazione allo scioglimento di delicate questioni diplomatiche.
Abstract: The Congress of the European powers was held in autumn 1822, and for two months Verona was dignified as the momentary capital of the continent. The great international diplomacy was received by the households of the city and welcomed to their houses and palaces. Defining the role of the Veronese host families is quite complex. However, for some of them, such as the Miniscalchi, the Giusti del Giardino and the Canossa families, it is possible to see how the municipal congregation selected their accommodations for the sake of settling delicate matters of diplomacy.
Parole chiave: Congresso di Verona, diplomazia, conferenze, accordi internazionali, ospitalità, politica dell’equilibrio
Key words: Congress of Verona, Diplomacy, Conferences, International Agreements, Hospitality, Policy for Regional Equality
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